Body Maps è avvolgente: Un abbraccio minimale di suoni elettroacustici dove le parole sono poesia crepuscolare e la voce uno strumento di profonda introspezione ipnotico terapeutica. La sperimentazione è al servizio del canto. Può piacere anche a chi segue una forma canzone più vicina al rock e al pop ( Nico, Björk) per poi approdare a sonorità decisamente più complesse ( l'ultimo David Sylvian e l'ambient esoterica minimale, certo jazz nordico e il post rock)