Cupo, pesante, ossessivo. La potenza della ripetizione viene qui esplorata in maniera radicalmente doom. I riff si attaccano alla pelle di chi ascolta come un sudario. (Forse si poteva persino rinunciare alla voce.)
Grandi onde oceaniche, una sconfinata risacca. E' l'ampiezza dello spazio, la vastità che il suono evoca a fare di "Shear Planes" un drone perfettamente riuscito.